Importanza della catena di custodia per l'acquisizione probatoria

2021-03-02 09:58

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Importanza della catena di custodia per l'acquisizione probatoria

La catena di custodia è un insieme di documenti che sono volti a garantire la tracciabilità del reperto – o fonte di prova – che sarà poi oggetto di a

La catena di custodia è un insieme di documenti che sono volti a garantire la tracciabilità del reperto – o fonte di prova – che sarà poi oggetto di accertamenti tecnici[1], le cui risultanze potranno essere elementi utili come elementi probatori in un dato procedimento, sia penale che civile.

In ambito di formazione della prova scientifica, la catena di custodia è certamente un punto critico, che va attenzionato ed approfondito congruamente, nel dibattimento, proprio per verificare e contro-verificare che, i reperti analizzati, che hanno prodotto le risultanze scientifiche che vengono presentate come elemento probatorio a dibattimento, siano garantiti, ovvero che, degli stessi, sia possibile verificare in tutti i punti la non alterazione del reperto[2].

Tale controllo, importantissimo, serve a garantire che le risultanze a valle ottenute provengano da reperti che sono stati oggetto di atti investigativi avvenuti in piena conformità con quanto previsto dai protocolli.

In ottica garantista, con un rigido controllo – dibattimentale o finanche pre-dibattimentale – si è in grado di assicurare la genuinità delle risultanze scientifiche di cui viene richiesta l’acquisizione probatoria.

Questo aspetto di controllo e verifica delle metodologie di operazioni è particolarmente importante sia per l’indagato/imputato sia per i giudici.

Proprio l’imputato, grazie a questi approfondimenti, potrà tramite i propri consulenti tecnici nominati verificare che i reperti analizzati sia tracciabili opportunamente, come disposto dai protocolli scientifici internazionali. Ciò, se verificato, assicura che la risultanza strumentale emessa è genuina, ovvero idonea, astrattamente, a costituire una prova scientifica qualora assunta dal giudice nel dibattimento[3].

Per i magistrati giudicanti, inoltre, operare tale controllo è assolutamente indispensabile in quanto consente di operare un “filtro” grazie al quale entreranno nel processo (ed eventualmente nel libero convincimento del giudice) solo quelle risultanze tecniche che provengono da una dimostrabile buona condotta di tutte le operazioni, anche pre-analitiche, che si sono svolte sul reperto che hanno dato luogo ad una data risultanza scientifica[4]. Ovviamente, visto che per svolgere tali valutazioni sono necessarie specifiche competenze tecniche, è opportuno che avvenga la nomina del perito, il quale opererà detta valutazione per il giudice e presenterà nel contraddittorio tra le parti le osservazioni alle quali è pervenuto[5].  Per il giudice, la possibilità di intercettare e filtrare elementi di cui è richiesta l’assunzione probatoria è un elemento assai utile per un duplice aspetto:

1.     Garanzia di approfonditi e congrui controlli delle metodologie scientifiche, anche pre-analitiche relative alle fonti di prova di tipo scientifico;

2.     Scongiurare che entri nel processo una risultanza scientifica sprovvista dei “requisiti minimi” idonei a dar luogo ad una prova di tipo scientifico;

Quanto qui evidenziato, ovvero l’importanza della catena di custodia e l’importanza della verifica del buon esito della stessa, è applicabile a tutte le fonti di prova che provengono dalle discipline scientifico forensi. Particolarmente vero ciò è per la prova genetica. Infatti, un DNA che proviene da un reperto per il quale la catena di custodia non è garantita[6], in tutto o in parte, non è mai elemento idoneo ad essere assunto come prova scientifica.

 

Dott. Eugenio D’Orio

Biologo Forense

 

[1] E.D’Orio, Investigazioni scientifiche: biologia forense, genetica forense e catena di custodia, Diritto.it, 2016

 

[2] S.Di Pinto, La prova scientifica nel processo penale, Rivista di Polizia settembre-ottobre 2018

[3] G.Francione,E.D’Orio, Criminologia Dinamica. La via di Popper al DNA, Nuova Editrice Universitaria, 2018

[4] G.Francione, elaboranda Tavola delle prove legali, Nuova Editrice Universitaria, 2021

[5] Tribunale di Genova, Dibattimento, prova penale, perizia, presupposti per l’ammissibilità, Altalex, Ordinanza del 07/07/2008

[6] US Department of Justice, Guidelines for a quality assurance program for DNA anlysis, Crime Laboratory Digest, FBI, 1995